Gianpietro Barattin allunga nella tecnica discesa che dal Pianon de Talvena arriva a Tisoi, lasciando il vuoto dietro di sé. Martina Cumerlato firma il record nella categoria femminil.
BELLUNO - Un timido sole ha illuminato la piazza di Tisoi a tratti, lasciando uno spettacolo di luce davanti a un mare di nuvole solamente chi ha sfidato la gravità raggiungendo il punto più alto della gara, il Pianon de Talvena. Oltre trecentocinquanta i runners che hanno preso d'assalto la start line, colorando le storiche strade della frazione bellunese. Una grande soddisfazione per i "ragazzi di Tisoi" che sono stati ripagati dagli sforzi degli ultimi anni per rendere il Gosèr Trail un'esperienza sportiva unica e tra le più belle della provincia.
La firma dell'edizione 2023 è bellunese con Gianpietro Barattin (1h17m15s) del Team Alpenplus Alpago Tornado Run che ha letteralmente allungato lasciandosi alle spalle un vuoto di 3 minuti e 29 secondi. Sul secondo gradino del podio è salito Daniel Del Bon (1h20m45s) dopo una lunga battaglia corsa sulla discesa verso Tisoi, dove è riuscito a superare Luca Fabris (1h20m59s) del Team Dynafit. A completare la top five Enrico Piazzi (1h22m08s) e Nicola Costantini (1h22m33s).
Per la categoria femminile la più veloce è stata Martina Cumerlato (1h32m48s) del Tema Asics che ha saputo dominare sul tracciato con oltre tre minuti di distacco dall'atleta del Team Scarpa Martina De Silvestro (1h36m01s). Terza la bellunese Sabrina Viel (1h44m06s) del G.S. Quantin, seguita da Patrizia Zanette (1h44m26s) e Maria Collarin (1h44m53s).
Importante ritorno del Criterium Interregionale dei Vigili del fuoco che ha visto in classifica il dominio di Olivo Da Prà e per la categoria femminile Lisa Bertelle.
Grande soddisfazione da parte della asd Al Gosèr, organizzatrice dell'evento: «E' stata un'edizione importante, perché nonostante il tempo non sia stato dei migliori, Tisoi ha visto partire dalla piazza oltre trecentocinquanta partecipanti. E il bello è che anche il tracciato corto ha avuto un importantissimo successo. Poi pian piano riusciamo a fare scoprire il nostro territorio, come il Pianon de Talvena che è stato salito anche da una trentina di spettatori che hanno fatto il tifo ai partecipanti. Dopo un anno impegnativo nella preparazione e allestimento dei sentieri, possiamo essere soddisfatti del risultato della quinta edizione! Non ci resta che festeggiare con tutti i nostri volontari e riposarci per ritornare sul pezzo con l'edizione 2024».
Importante anche la collaborazione con il progetto Dolomiti Orizzonte Paralimpico che riceve in donazione parte del ricavato della manifestazione.
LE INTERVISTE.Gianpietro Barattin, vincitore del Gosèr Trail: «E' stata una gara dura, sono veramente molto contento! Sono partito forte, perché ultimamente sul piano riesco a girare bene. Poi Luca Fabris mi ha recuperato in salita, ma sui piani e in discesa sono riuscito a riprendermi la posizione, per poi mantenerla fino alla fine. Diciamo che ho dato tutto quello che avevo, perché temevo mi riprendesse. Comunque una gara veramente difficile e proprio per questo bella! Un vertical da salire fino al Pianon de Talvena e una discesa tecnica che non permette errori. Veramente complimenti agli organizzatori che ogni hanno dimostrano quanto valgono e soprattutto quanto tengono al proprio territorio!»
Daniel Del Bon, secondo classificato: «Un'edizione bagnata, fangosa ma molto divertente come tutti gli anni. Il vertical sa regalare sempre grandi emozioni e poi la discesa tecnica mi ha vantaggiato e quindi permesso di recuperare il secondo piazzamento.»
Luca Fabris, terzo classificato: «E' stata più dura dello scorso anno, anche a causa delle mie condizioni che non sono proprio buone. Pian piano sto cercando di recuperare la forma e questo mi ha un pò frenato, soprattutto nella discesa, dove non ho voluto rischiare. Siamo partiti molto forte e Barattin ne aveva veramente tanto. Ho cercato di mantenere il ritmo e di recuperare qualcosa nelle salite, però Gianpietro aveva un altro passo e quindi ho cercato di difendermi, portando a casa una terza postazione. Sono felice e ringrazio gli organizzatori per questa bella gara.»
Martina Cumerlato, prima classificata categoria femminile: «La parte iniziale è stata veramente bella, molto nervosa da correre, mentre nella seconda parte ho sofferto a causa del bosco che era molto scivoloso e molto ripido. Sono arrivata in cima che non vedevo nessuno dietro di me, ma nonostante tutto ho cercato di dare il massimo, soprattutto nella discesa che mi è piaciuta molto. Ringrazio gli organizzatori, perché hanno segnato il tracciato in maniera perfetta!»